S. Agnese fuori le Mura

La basilica di S.Agnese fuori le Mura è situata sulla via Nomentana e sorge tra alcuni edifici paleocristiani comprendenti un cimitero, vaste catacombe ma soprattutto la cripta dove la martire tredicenne Agnese fu sepolta nel 304 d.C. La cosiddetta Basilica Costantiniana fu costruita nel 342 d.C. da Costanza, figlia dell’imperatore Costantino. La basilica era del tipo detto “circiforme”, per la somiglianza con la pianta di un circo. Dell’antica basilica costantiniana oggi rimangono soltanto pochi ruderi, come il grande muro perimetrale e dell’area interna resta soltanto un prato. La basilica costantiniana fu abbandonata probabilmente nel VII secolo, quando papa Onorio I fece costruire l’attuale basilica “ad corpus”, ovvero direttamente a ridosso del corpo della martire.

La presenza del corpo della santa in una galleria al primo piano delle catacombe, unito alla volontà di non rimuoverlo, ebbero come conseguenza la realizzazione di una basilica seminterrata, con il pavimento allo stesso livello della tomba: solo il livello superiore emergeva fuori terra. Anche l’attuale facciata principale della chiesa, con le sue tre porte di ingresso, fu realizzata successivamente, dopo opportuni lavori di sbancamento, e precisamente nel 1600 per volontà del cardinale Alessandro Ottaviano de’ Medici. L’interno, preceduto da un nartece, presenta tre navate divise da colonne antiche di recupero, probabilmente appartenenti alla precedente basilica costantiniana, con magnifici capitelli corinzi; al piano soprastante corre il matroneo con colonne del VII secolo. Contemporaneo alla costruzione della chiesa è il bellissimo mosaico absidale dove S.Agnese, rappresentata come un’imperatrice bizantina, viene raffigurata con i simboli del martirio ai piedi, ovvero il fuoco e la spada, ed è affiancata dai pontefici Onorio, che reca il modello della nuova basilica, e Simmaco, l’ultimo restauratore dell’edificio costantiniano.

Bellissimo è anche il rivestimento marmoreo dell’absid. Il ciborio seicentesco, retto da colonne antiche di porfido, anch’esse riutilizzate, copre l’altare, sotto il quale vi sono i resti delle sante Agnese ed Emerenziana (sorella di latte di Agnese). Sopra l’altare si trova invece una piccola statua di S.Agnese, opera di Nicolas Cordier del 1605. La navata è coperta con un bellissimo soffitto a lacunari risalente al 1606. L’ingresso situato al civico 349 della via Nomentana, un portale inquadrato da due colonne e sormontato da un affresco e dall’iscrizione “PIUS IX PONT MAX EREX(IT) A D MDCCCLVI”, immette in un cortile situato tra gli edifici del convento.

La presenza di una massiccia torre medioevale, quadrata e merlata, lascia intendere che il complesso di S.Agnese venne fortificato durante il periodo medioevale in modo da resistere ad eventuali attacchi esterni, visto anche l’isolamento in cui a quei tempi si trovava. Sempre dalla via Nomentana si può apprezzare il bel campanile, addossato all’abside della chiesa. Le catacombe, alle quali si accede da un ingresso situato presso il nartece, sono distese su 3 livelli in 4 regioni. Il 21 gennaio di ogni anno nella chiesa vengono benedetti due agnelli e con la loro lana si confeziona un “pallium” (una stola bianca portata dal papa, dai patriarchi e dai vescovi che discende dal mantello di lana bianca degli antichi Greci e poi dei Romani) che il papa dona poi agli arcivescovi di nuova nomina.

Mausoleo di Santa Costanza

Il Mausoleo di S.Costanza, a pianta circolare, venne edificato all’inizio del IV secolo a ridosso della grande basilica costantiniana come sepolcro per l’imperatore Costantino e le figlie Costanza ed Elena. La cupola ed il tamburo, sul quale si aprono 12 finestre centinate con transenne, sono sorretti da archi poggianti su 12 coppie di magnifiche colonne in granito, anche queste ricavate da un precedente edificio di epoca romana.

L’ambulacro, che gira intorno alla parte esterna dell’arcata, presenta una volta a botte decorata con stupendi mosaici del IV secolo, i quali conservano i caratteri dell’arte musiva romana, ovvero il fondo bianco, la composizione geometrica ed i motivi ornamentali, rappresentanti frutta, fiori, animali, uccelli e persino alcune scene di vendemmia: nei pannelli ai lati dell’ingresso vi sono ritratti Costanza ed il marito Annibaliano. In una nicchia all’estremità opposta dell’entrata vi è una copia del sarcofago di Costanza: l’originale, in porfido rosso e decorato con bassorilievi, fu trasferito ai Musei Vaticani nel 1790. Il mausoleo divenne prima battistero della basilica onoriana e poi trasformato in chiesa nel 1254, intitolata a S.Costanza.